tempismo mente

Il Tempismo di essere single all’epoca del Coronavirus

27 Marzo 2020

Ebbene sì, come è accaduto a molti, anche io sono diventata single da poco, dopo ben 9 anni di convivenza.
Che tempismo – mi sono detta i primi giorni di isolamento – potevi pure tenerti una compagnia all’epoca del Coronavirus!
Per fortuna ho quattro gatti, quindi proprio sola non sono.
Il 2020 sembrava promettere così bene. Nuovi propositi, progetti, un nuovo senso di libertà e voglia di scoprire. Ma come già vi ho detto, non riuscivo a fermarmi.
Il Coronavirus me lo ha imposto ed ora, egoisticamente nel mio piccolo, quasi lo ringrazio.
Avevo molti propositi ma non riuscivo più a concentrarmi. Troppe idee per la testa e troppi cambiamenti da elaborare. La fine del 2019 era stata piuttosto turbolenta in molti ambiti, mettendomi di fronte a situazioni e verità che non avevo voglia di affrontare.
Il nuovo decennio era quindi iniziato di corsa, una corsa che non trovavo la forza o, anche in questo caso, la voglia di arrestare.

Ora sono ferma, come tutti, chiusa in casa da giorni, con i miei gatti.
Il primo giorno in cui mi ci sono ritrovata ho avuto veramente paura. Paura che fermarmi volesse dire crollare, abbandonarmi, non trovare più stimoli per alzarmi dal letto. A poco a poco però ho ripreso confidenza con la mia casa, con i miei spazi, con i miei pensieri. Ho ritrovato quella parte di me che tanto amava stare sola, farsi domande, cercare risposte e soluzioni, creare.
Ad oggi posso dire che il miglior modo di affrontare questa sorta di gabbia, per me, è stare da sola.
Mi sto riscoprendo e il mio cervello sembra abbia ripreso a funzionare. I propositi, i progetti, sono ora molto più solidi e strutturati. La concentrazione è tornata. Riscopro in me ogni giorno più forza. Sto ricominciando ad amarmi.
Ne usciremo tutti cambiati. Il mondo ne uscirà cambiato. Nessuno di noi sa in che modo, se in peggio o in meglio. Purtroppo c’è chi non ne uscirà e questa è una terribile realtà che andrà affrontata.
L’unico modo però per andare avanti è, per forza di cose, cercare di vederne i lati positivi. Per chi può farlo.

Ora ricordo di non aver bisogno di alcuna compagnia. Più che mai ritrovo il senso dei rapporti veri, delle amicizie che mi circondano. Del potere della condivisione anche nella distanza.
Riuscire a starsi vicini nonostante questa separazione forzata è la forza vera dell’amore, per sè e per gli altri.
La solitudine è intrinseca all’essere umano, questo è un dato di fatto, ma non deve essere l’isolamento a farci sentire soli.
Riscopriamoci e cerchiamo di dare spazio alla nostra mente, che può portarci lontano e avvicinarci comunque a chi amiamo anche in un momento come questo.

Una notte non riuscivo a dormire, cosa per me veramente rara, perchè sono in grado di dormire anche dodici ore al giorno a prescindere dal mio stato d’animo.
All’inizio dell’anno avevo, appunto, dei progetti in cui credevo molto. Ma il Coronavirus ha fermato anche quelli, li ha resi irrealizzabili fino a tempo da determinarsi. Per cui quella notte mi chiedevo cosa avrebbe potuto salvarmi: non so vivere senza propositi. Chi mi conosce sa che ogni fase della mia vita è caratterizzata da un determinato progetto e, in quella fase, ci credo come fosse già realtà. Vivo di questo. Mi autoalimento di sogni che mi danno carica, stimoli ed entusiasmo. Devo ancora capire dove andranno a parare tutti, ma confido che prima o poi troveranno la propria strada.
Quella notte, pensando alla situazione, mi sono sentita stretta in una morsa, come immagino stia accadendo a tutti in questo momento. L’incognita di qualcosa che è veramente al di là di tutti noi, sui cui non abbiamo il minimo controllo e che, soprattutto, non sappiamo quanto sia destinata a durare.
In quel momento ho rimpianto di essere rimasta sola proprio ora. Avrei voluto un abbraccio, essere rassicurata, sentirmi protetta. Che tempismo, davvero, proprio ora dovevo rompere una storia?

Allora ho avuto un’illuminazione, mentre tentavo invano di riaddormentarmi.
Mi sono ricordata che ero in grado di stare da sola e che ora in tanti lo siamo. Mi è venuto in mente che potevo provare a creare qualcosa, a trarre del buono da ciò che non lo è. Unico modo per non impazzire nell’isolamento.
Ho pensato “Io, ora, ricomincio da casa”. Ricomincio da me, dalla mia solitudine, dalla mia mente, dal suo potere di creare ancora.

Per questo ora sono qui, tentando di realizzare questo blog, sperando diventi uno spazio virtuale e artistico che ci connetta e ci ricordi quanto la nostra mente sia potente e riesca ad aggirare anche gli ostacoli che sembrano insormontabili.
La creatività e la bellezza possono darci ora il senso che temiamo di perdere.
Condividerla può avvicinarci e ricordarci quella sensazione di protezione di cui in questo momento, forse, abbiamo tutti bisogno.

Il tempismo c’è stato, è vero, ma ora so che era proprio quello che mi serviva. Tutto questo, altrimenti, non sarebbe nato.

4 risposte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *